NOTTI PRIMA DEGLI ESAMI #196

Eccoci qua, è giunta anche per me l'ora di scrivere la mia prima "Notte prima degli esami"... lo faccio perché, non lo sapevo, ma mi è mancato... Mi spiego meglio: anche io, come tutti, ho dei ricordi indelebili delle mie scuole medie, i professori, i compagni, le risate e le prese in giro, le liti e le prime cottarelle... ognuno di noi in fondo è figlio delle proprie esperienze, questo lo sappiamo. Ricordo il nome della mia professoressa di educazione artistica, anzi, a pensarci bene li ricordo tutti se mi impegno un po'... è vero che in fondo erano altri tempi e la scuola è cambiata tanto da allora, ma alcune cose non sono mai cambiate... i ragazzini non sono mai cambiati. E chi dice il contrario, poverino, ha solo smesso di guardarli e di ascoltarli...

I tempi! Quelli sì che sono cambiati. E purtroppo questo non è del tutto un vantaggio.

La politica, le priorità, forse anche i sogni sono cambiati... Ma quando guardo attorno a me, vedo una scuola che, seppur molto diversa dall'Ugo Foscolo degli anni ‘80, rimpiango di non aver fatto da studente. Forse non è tutto oro quello che luccica, forse non è proprio una famiglia, ma dopo dieci anni posso dire che per certi aspetti ci si avvicina veramente tanto.

Ed eccomi arrivato, come uno studente di terza media, ai ringraziamenti.

In primis, ringrazio il Dirigente Scolastico, la cui apertura mentale e il suo essere sempre propositivo e positivo nell'accogliere persino le proposte più pazze (come, alle volte le mie...) è la chiave per accendere una macchina unica e vincente, quale questo Istituto è, senza ombra di dubbio.

Proseguo con un ringraziamento assolutamente non scontato e allo stesso tempo doveroso, alla nostra Manuela Labate. La dedizione con cui quotidianamente si prende cura di tutti, anche nei momenti di particolare stress e stanchezza, e ce ne sono tanti, la rendono unica e fondamentale.

E poi ci siete voi. Tutti voi. Davvero, nessuno escluso. Colleghi sì, ma soprattutto amici.

E io do grande valore a questa parola. In un momento davvero molto difficile della mia vita, eravate lì, chi con un messaggino, chi con uno sguardo o una semplice parola di conforto, tutti voi avete un po' alleggerito quel macigno. Non lo dimenticherò.

E per concludere con questa logorroica epistola, rivolgo un grazie, anche qui non scontato, a chi quest'anno con me ha condiviso progetti, funzioni, incarichi e quant'altro. Potrei fare i nomi, e sarebbe anche giusto, ma la lista è come sempre molto lunga. A me piace dire, storpiando un famoso aforisma "il bello del viaggio, è il viaggio", e il nostro è ancora molto lungo, quindi vi auguro di godere un meritato riposo, recuperando le giuste energie per ripartire alla grande, come sempre.

Adesso da bravo studente, dovrei trovare una bella frase conclusiva, ma l'ho già detto prima, no? Il bello del viaggio, in fondo, è...