A tu per tu con Katia Colica e Antonio Aprile
Il 24 ottobre scorso, nell’Auditorium del nostro Istituto scolastico, si è svolto l’evento di “Balenando in Burrasca Reading Festival”, con Katia Colica e Antonio Aprile, due giornalisti reggini e promotori della manifestazione, che serve molto ai noi ragazzi per ispirarci e spronarci a leggere e scrivere. Li abbiamo intervistati per voi.
Buona lettura!
Lei è scrittrice, giornalista, sceneggiatrice. Nella sua vita la parola ha un peso importante, è un valore, una vocazione. Che cosa esprime attraverso la scrittura? E quando ha capito che sarebbe diventata una professione?
«Non l’ho capito subito. Ho iniziato a scrivere testi da piccola, ma non si può vivere di sogni. - spiega Katia Colica, direttore artistico del festival - Appena il mio mestiere di scrittura è riuscito a soddisfare il bisogno quotidiano, è diventata una professione. Quando scrivo provo emozioni molto forti, non sempre positive, come la malinconia».
Come vi è venuta l’idea di Balenando in Burrasca Reading Festival? E qual è il messaggio che vi augurate di lasciare a noi studenti?
«L'idea di Balenando in Burrasca è tratta dalla poesia “Gabbiani” di Vincenzo Cardarelli. Il reading è una forma d'arte fatta di lettura. Vi lascio tutta l’emozione dei libri. Io e Antonio vogliamo farvi capire come tirare le emozioni fuori da un testo. Trovate il vostro sentire per fare un regalo enorme agli altri».
Balenando in Burrasca Reading Festival è un percorso di contaminazione tra arti diverse, in cui musica e letteratura, ricordando gli aedi che abbiamo studiato lo scorso anno, vanno di pari passo. Quale effetto volete creare con la musica?
«Da tanti anni io e Katia facciamo reading con basso elettrico e voce. Di solito assistiamo a festival di musica, come il jazz, ma questo tipo non c’era sul nostro territorio - racconta Antonio Aprile, musicista e direttore organizzativo della manifestazione - La musica non deve essere invadente, deve esaltare le sensazioni di quello che viene letto. Suoni e parole ci aiutano a percepire tutto ciò che ci circonda. Siamo più pronti per affrontare il mondo».
Che cosa legge di solito? Ha un genere preferito?
«Quando leggo mi sento sempre diversa perché le emozioni variano. Mi piace leggere tutto, soprattutto una poetessa che si chiama Sylvia Plath, il francese Celine e i grandi cantautori italiani, come Ivano Fossati».
Martina C., Emanuele, Giuseppe R., Giorgia A., 2 A
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