Continua la nostra rassegna di libri letti dai nostri allievi durante le vacanze di Natale. Ancora la Storia è la vera protagonista di questo testo presentato da Vincenzo, che si chiede perché alcuni fatti così importanti del nostro passato non abbiano la diffusione che meritano anche nelle narrazioni familiari quotidiane.
Il libro che ho letto si intitola “Il ribelle” di Eleonora Laffranchini. Questo libro mi è piaciuto molto perché parla di un ragazzo di nome Giorgio, che viveva con i genitori separati e si era trasferito nella casa del bisnonno che scoprì essere un partigiano (cioè un ribelle) che aveva combattuto per la libertà durante la guerra. Nella casa del bisnonno infatti Giorgio trovò lettere, libri e diari, così si mise a leggerli e scoprì cose molto brutte, come il razzismo, e cose interessanti riguardanti la sopravvivenza del bisnonno e i suoi compagni. Durante le vacanze estive rimase chiuso in casa a continuare a leggere quelle lettere e quei diari. Un personaggio che mi è piaciuto molto è l’amico di Giorgio, Giampi, perché pur essendo svogliato e amante dei videogiochi volle comunque scoprire cose riguardanti la guerra insieme a Giorgio. Una cosa che mi ha colpito è il fatto che Giorgio continuando a leggere quei diari scoprì di avere parenti di cui non ne sapeva nemmeno l’esistenza, scoprendo anche le loro storie. Io in questo punto mi sono fatto una domanda: perché la madre non gli ha mai parlato di quei parenti? Ancora non riesco a trovare una risposta a ciò e non mi ha fatto tanto piacere il fatto che la madre gli abbia tenuta nascosta l’esistenza di quei parenti.
Consiglierei questo libro perché racconta fatti molto interessanti del nostro passato. Lo consiglio soprattutto a chi è affascinato dalla nostra storia più recente.
VINCENZO, 1^C
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