Questo libro è stato donato alla nostra scuola per il progetto Lettori Erranti e puoi trovarlo nel nostro sito-catalogo http://iccatanosodegasperi.myqloud.it/#/ nella collezione "Contagiati dalla ridarella". Per capire se può interessarti non perdere altro tempo: leggi di un fiato questo consiglio di lettura, dai toni degni di uno scrittore dalla penna sferzante come quella di Campanile...
Questo mese ho preso in prestito dalla biblioteca scolastica il libro “Vite Di Uomini Illustri” di Achille Campanile, famoso scrittore del ‘900, conosciuto per il suo caratteristico umorismo surreale e giochi di parole. Questa edizione è corredata di una lunga e articolata prefazione di circa 20 pagine, che descrive la grandissima qualità dello scrittore, a cura di Arnaldo Colasanti, del quale possiamo dedurre la terrificante quantità di tempo libero. Altra motivazione deducibile potrebbe essere che la casa editrice rinchiuda i propri critici nelle più buie cantine del reame, senza accesso ad alcuna risorsa energetica e che questo trattamento sia stato riservato anche a Colasanti. In ogni caso - disgustosa confessione - ammetto di aver saltato completamente l’introduzione dopo aver letto le prime due pagine. Magari potrebbe essere la parte migliore del libro, è vero; ma immagino che non lo scoprirò mai.
Passiamo finalmente all’effettivo contenuto, le storie di uomini illustri: L’Emulo di Cornelio Nipote, Palamede, Vita Di Socrate, Il Pappagallo Di Alessandro Magno, Archimede, Quel Generale Romano, Papirio, Attilio Regolo e Furio Camillo, e molte altre. Le vicende di questi uomini sono passate attraverso il setaccio umoristico dell’autore, farcite di aneddoti, giochi di parole e battute che devo dire una volta o due (o forse qualcosa in più) hanno fatto sì che contraessi i miei 43 muscoli facciali in un leggero sorriso. Ma la storia che più mi ha divertita è stata “Dante e l’uovo”, in cui viene ripescato quel simpatico aneddoto che tutti conoscono sul Sommo Poeta, usato per dimostrare la prodigiosa memoria di Dante: un tale va da Dante a chiedere "qual è il miglior boccone" e Dante senza esitazione risponde "l'uovo"; quel tale ripassa l'anno dopo e chiede al poeta "con che?" e lui risponde: "con sale". E fin qui, l’aneddoto noto ai più; Campanile però non si ferma qui e ci svela un gustoso retroscena. Curiosi? Tocca anche a voi prendere in prestito il libro...
In conclusione, consiglio questa lettura; è vero però che qualcuno potrebbe anche annoiarsi - sì, l’ho detto! - tuttavia, il libro è abbastanza facile da leggere, dopotutto sono diversi blocchetti separati, di varia lunghezza e il linguaggio è scorrevole e abbastanza semplice da comprendere.
Zoe, 2D
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