Un uomo dal carisma eccezionale. Sherlock Holmes è un personaggio che affascina per i modi e appassiona per intuito e intelligenza. Quando ho cominciato a immergermi in "I misteri di Sherlock Holmes" di Arthur Conan Doyle, non mi aspettavo di rimanere così colpito dai suoi gialli, un genere di lettura nuovo per me, intrigante al punto giusto da farti entrare dentro la storia, facendoti venir voglia di arrivare alla risoluzione del caso prima del protagonista. Sherlock Holmes ha una capacità rara ai più: sa osservare. Non guardare o scrutare ma andare dritto ai dettagli di ciò che ci circonda perché sono proprio loro a fare la differenza. Non è mai tutto come appare, bisogna essere in grado di afferrare il sottile confine tra banalità e assurdità e andare oltre. La verità è proprio lì. Una lettura inizialmente lenta che solo successivamente scorre veloce con l’addentrarsi dei vari episodi che si susseguono e due punti fermi: Sherlock Holmes e l’immancabile Watson. Elementare vero... e invece no. Nulla di banale. Bello, invece, il legame che emerge tra i due personaggi, diversi ma umani per vizi e virtù. Watson è la voce narrante, fedele e pacata. Sherlock Holmes è colui che agisce. Intrighi, crimini ed enigmi, nulla può fermare Holmes che, grazie all’arma dell’intelletto e alla sua fedele scienza della deduzione, troverà sempre un epilogo positivo, smascherando ladri, risolvendo delitti, salvando donne in pericolo. Con una razionalità estrema e una freddezza intellettiva rara il protagonista riesce ad affrontare crimini e situazioni difficili, lasciando il lettore sbalordito e sorpreso per le sue capacità. Indiscusso ed unico nel suo genere, questo libro spinge ognuno di noi a tirar fuori il proprio spirito investigativo. Un modo originale di aiutare gli altri, facendo emerge il nostro spiccato senso di responsabilità e la ricerca della verità nella vita e nel quotidiano.
Buona indagine e...occhio vi raccomando!
Cristian, 2^D
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