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Perché questo blog

Noi giovani redattori dell'Istituto Catanoso- De Gasperi, ci rivolgiamo soprattutto agli studenti del nostro Istituto, ai docenti e agli altri operatori scolastici, ma anche a chiunque mostri curiosità per il mondo della scrittura. Il blog contiene i resoconti di tutte le iniziative della nostra scuola, le informazioni relative a tutte le manifestazioni a cui la scuola partecipa, le interviste alle persone che abbiamo conosciuto durante l'anno e che hanno condiviso con noi il loro tempo e la loro professionalità.  Schoolofblog. Buona lettura!

La redazione del Blog

  • ta. ga.

CONSIGLIO DI LETTURA#60

Torna lo spazio dedicato ai libri. I nostri ragazzi, anche durante le vacanze estive, hanno continuato a dialogare con i testi e con la loro unicità, consapevoli che la lettura sia un'attività preziosa, capace di regalare nuove emozioni, di suscitare domande, un modo affascinante per riflettere su noi stessi e sul mondo e per cambiare, magari, la nostra prospettiva.


Ho appena finito di leggere “Un buon posto in cui fermarsi”, scritto da Matteo Bussola. Questo libro parla di uomini con vite diverse. Ogni capitolo è dedicato a un protagonista che racconta le sue vicende, belle o brutte che siano. La cosa più interessante, secondo me, è che ogni storia è differente, ma c’è sempre un legame, un punto di contatto con gli altri capitoli. Ci sono un sacco di episodi che mi sono piaciuti molto. Uno fra questi riguarda un dolce e gentile tassista, divorziato due volte, chiamato Mario. Ogni giorno si alza presto per andare a lavorare. Una notte, mentre ritornava a casa, vide una ragazza sola con un pancione enorme. Così si fermò e la fece salire sull’auto per accompagnarla alla sua abitazione ma lei, urlando, disse di portarla immediatamente al pronto soccorso più vicino. Mario a quel punto si girò verso i sedili posteriori e vide il vestito della ragazza e il sedile bagnati. Lei continuava a gridare dal dolore, così il tassista chiamò il 118. Rispose una voce che continuava ad aiutare il dolce signore a far nascere il bambino. Una volta finito tutto, lui si sedette sul marciapiede di fronte la macchina, vide l’ambulanza che portava la ragazza e suo figlio in ospedale e tornò a casa felice. Prima di addormentarsi si chiese: “Cosa fa di un uomo un uomo?”.

“Un buon posto in cui fermarsi” è un libro che consiglio a tutti perché dà un insegnamento molto importante, cioè che ognuno, grazie alle sue esperienze, può riconoscere e riscoprire la propria umanità.

Rossella, 2^A

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