Torna lo spazio dedicato ai libri. I nostri ragazzi, anche durante le vacanze estive, hanno continuato a dialogare con i testi e con la loro unicità, consapevoli che la lettura sia un'attività preziosa, capace di regalare nuove emozioni, di suscitare domande, un modo affascinante per riflettere su noi stessi e sul mondo e per cambiare, magari, la nostra prospettiva.
Ho appena finito di leggere il libro “Nata da sola, cresciuta con te”, scritto da Marianna Zinna, autrice probabilmente poco famosa ma a me familiare. La conosco da sempre, cosi come la mamma, Antonietta (mia zia), molto dolce e gentile, anche se è descritta come una donna vanitosa e a tratti testarda, che sembra preferire il primogenito alla scrittrice.
Marianna Zinna scrive questo romanzo poco tempo dopo la morte della madre, avvenuta a causa di un tumore, contro il quale ha sì lottato tanto, ma che non è riuscita a sconfiggere. All'inizio pensavo che il senso del libro fosse comprendere la sofferenza provata quando una persona a te cara è malata ma, continuando a immergermi tra le pagine, mi sono resa conto che affronta un altro tema: il conflittuale e naturalmente complicato rapporto madre - figlia. È quindi il racconto di una figlia che analizza il modo di educare della madre; a suo parere sono stati fatti degli sbagli, che ormai scruta con la maturità di donna.
Un aspetto che distingueva zia Antonietta da Marianna era la bellezza. A mia memoria mia zia era bellissima ma questo suo pregio l'aveva portata ad avere un vero e proprio culto per l'estetica e voleva che sua figlia fosse come lei, tanto da spingerla ad andare dal parrucchiere e farla vestire in modo un po' più femminile sin da quando era piccola. Crescendo la relazione certamente si è modificata, Marianna è andata a lavorare al Nord e questa lontananza non ha fatto altro che unirle di più.
Il libro rappresenta l'inno all'amore incondizionato tra le due protagoniste, nello splendido ricordo di una madre prematuramente scomparsa, che ebbe modo di farle capire quanto le volesse bene, riconoscendo la sua unicità.
Buona lettura!
Giulia, 3^ D
Comments