La scorsa estate ho letto "Le meraviglie del Duemila" di Emilio Salgari, che racconta dello scienziato Holker che aveva scoperto come viaggiare nel tempo, attraverso una pianta esotica che poteva resuscitare un essere vivente da un lungo sonno. Un suo giovane amico milionario, James Brandok, nel 1903 sbarcò nell'isola di Nantucket e incontrando Holker gli confidò di aver tentato il suicidio, così l'amico gli chiese se volesse vedere come sarebbe stato il mondo tra cent'anni. Per convincerlo decise di mostrargli un coniglio, che apparentemente sembrava morto, invece dormiva da ben 14 anni e poteva tornare in vita con una puntura e un bagno. Lo scienziato gli spiegò come sarebbe dovuto andare il piano, rispondendo a tutte le domande che Brandok gli poneva, confermandogli che sarebbe andato tutto bene. Inoltre aveva parlato con il notaio Max, che gli aveva promesso che qualcuno sarebbe andato a risvegliarli. Brandok, a quel punto, accettò. Dopo otto giorni andarono verso lo scoglio di Retz, nessuno degli abitanti sapeva quello che c'era e soprattutto che conteneva il necessario per il loro risveglio. Passarono cent'anni. Correva l’anno 2003, tre uomini si diressero verso lo scoglio e un discendente dello scienziato Toby Holker entrò. Poco dopo i due amici risuscitarono e vollero esplorare il nuovo mondo, con nuove e meravigliose invenzioni.
Questo libro mi è piaciuto e, pur sapendo che nel 2003 tante cose descritte dal libro non esistevano, mi ha invogliato ancora di più a immaginare come sarà il mondo nel futuro. Mi sono piaciute anche le descrizioni di ogni singola invenzione e il paragone tra le due epoche differenti. Spero che questo consiglio di lettura abbia attirato la vostra attenzione e vi abbia spinto a scoprire “Le meraviglie del Duemila”.
Noemi, 3^D
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