Il libro che ho letto si chiama “I bastardi di Pizzofalcone” scritto da Maurizio De Giovanni. Il racconto è ambientato nella città di Napoli e precisamente al commissariato di polizia di Pizzofalcone. È un commissariato corrotto perché alcuni poliziotti sono accusati di essere coinvolti in un traffico di droga. Verranno sostituiti da nuovi colleghi, provenienti da altri commissariati, dov'erano considerati degli scarti. Il nuovo commissario si chiama Luigi Di Palma, poi ci sono l'ispettore Lojacono, l'assistente capo Romano, l’agente Alessandra Di Nardo e l’agente scelto Marco Aragona. Completano la squadra l'anziano poliziotto Giorgio Pisanelli e l'informatica Ottavia Calabrese, che fanno già parte del commissariato da tanti anni.
Un giorno arriva una chiamata che annuncia un omicidio, viene trovata morta la moglie di un famoso notaio. Le indagini vengono affidate a Lojacono che lavorerà in coppia con l’agente Marco Aragona. Grazie alle testimonianze e all’intuito, riusciranno a risolvere il caso, individuando l'assassino in De Lucia, uomo di fiducia del notaio che accompagnava la defunta ovunque. Il movente dell'omicidio è che De Lucia si era innamorato della signora. Appena saputo che il notaio aveva un'altra donna, da cui aspettava un figlio, aveva preso coraggio e si era dichiarato alla signora. Lei però lo aveva rifiutato in quanto era troppo innamorata del coniuge e incapace di ribellarsi.
L’assistente capo Romano e l’agente Alessandra Di Nardo ricevono una segnalazione anonima al commissariato e iniziano a indagare. Entrambi cercano di capire come mai una ragazza giovane possa vivere rinchiusa nel suo appartamento. Scopriranno solo dopo che la giovane lo aveva scelto di sua spontanea volontà e, provenendo da una famiglia povera, aveva accettato la compagnia di un uomo più vecchio ma ricco, per ambire a una vita migliore.
L'anziano poliziotto Pisanelli prova a svelare, cosa o chi, ci sia dietro a diversi omicidi avvenuti negli ultimi anni. È un uomo solitario, la moglie è morta e, proprio con lei, anzi con il suo spirito, la sera parla e si confida, ascoltando il loro disco preferito.
Consiglio questo libro a tutti gli appassionati di gialli, io amo molto questo genere perché ti tiene con il fiato sospeso e ti riserva sempre qualche sorpresa dietro l’angolo. Mi ha anche fatto riflettere il fatto che da una situazione spiacevole (il commissariato di Pizzofalcone non viene visto di buon occhio da nessuno) si può trarre sempre un beneficio. Non a caso i nuovi poliziotti, che sostituiscono quelli corrotti, riescono a lavorare bene in squadra e diventano anche amici.
Antonino, 2^ D
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