STRANI GIORNI
Questa emergenza ha cambiato la vita di tutti: le attività scolastiche e sportive sono state sospese, insieme con tutti i tipi di impieghi, tranne quelli che vengono considerati beni di prima necessità. In questo periodo c’è molto terrore, poiché tutti hanno paura di essere contagiati. Le strade sono deserte: non si vedono persone passeggiare o andare a lavoro, non si sentono i clacson delle macchine e le urla dei bambini che giocano felici al parco. Sembra quasi di vivere in uno scenario post-apocalittico.
Le mie giornate, come quelle di tutta Italia, sono molto diverse se paragonate a quelle di qualche mese fa. Prima, ad esempio, trascorrevo molto tempo con i miei nonni, andavo agli allenamenti di basket e a scuola. Adesso, invece, ogni giorno è uguale a quello precedente e sarà identico al successivo, perché siamo chiusi in casa. Fortunatamente, attraverso la didattica a distanza, possiamo continuare a studiare e rimanere vicini, nonostante la lontananza, alle maestre e ai compagni di classe. A grandi linee, la mia routine è sempre la stessa. Forse, l’unica novità è il tempo che trascorro con la mia famiglia. Prima, ad esempio, non facevamo mai colazione insieme, ma adesso, quasi sempre, iniziamo la giornata tutti insieme. La mattina, io e mia sorella seguiamo le video lezioni e, una volta finite queste, pranziamo tutti insieme. Nel pomeriggio, in genere, faccio i compiti e gioco alla PS4 e la sera, dopo aver cenato, guardo un film con la mia famiglia.
Questa situazione non è facile e, per certi versi, risulta anche pesante. Spero che si possa risolvere presto per poter finalmente ritornare alla normalità. Nel frattempo, però, credo che sia importante apprezzare quello che si ha ed essere felici di poter trascorrere questo brutto periodo con la propria famiglia.
Francesco Gaetano, Classe 5^ A Scuola Primaria Spirito Santo
(Testo scritto prima del 4 maggio).
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