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Perché questo blog

Noi giovani redattori dell'Istituto Catanoso- De Gasperi, ci rivolgiamo soprattutto agli studenti del nostro Istituto, ai docenti e agli altri operatori scolastici, ma anche a chiunque mostri curiosità per il mondo della scrittura. Il blog contiene i resoconti di tutte le iniziative della nostra scuola, le informazioni relative a tutte le manifestazioni a cui la scuola partecipa, le interviste alle persone che abbiamo conosciuto durante l'anno e che hanno condiviso con noi il loro tempo e la loro professionalità.  Schoolofblog. Buona lettura!

La redazione del Blog

  • ta. ga.

FAVOLE IN FILASTROCCA


Il leone e il topolino

Un leone stava facendo un sonnellino,

ma è stato disturbato da un topolino;

il brusco risveglio lo fa arrabbiare

e in un boccone lo vuol mangiare.

Il topolino gli chiede clemenza,

gli saprà dimostrare riconoscenza:

“Un giorno ti restituirò il favore! “

gli disse il piccolo roditore.

Il leone scoppia in una sonora risata,

non crede che la promessa possa essere mantenuta.

Quando il leone dai cacciatori fu catturato

e a un albero venne legato,

il topolino, che sente il suo ruggito,

corre veloce ad offrire il suo aiuto;

Con i suoi denti aguzzi comincia a rosicchiare

così la corda riesce a tagliare.

Il grosso leone è stato liberato

dal piccolo topo che aveva sottovalutato.



La volpe e la cicogna

Una volpe furba e dispettosa,

era amica di una cicogna bella e altezzosa.

Un giorno la invita ad un pranzetto,

perché le vuole fare uno scherzetto.

In un piatto le serve la pietanza

e non è certo una dimenticanza;

sa che col suo becco non può mangiare

e a bocca asciutta la vuol lasciare.

La cicogna con garbo ricambia l’invito,

ma non ha dimenticato ciò che ha subito;

mette la minestra dentro uno stretto vaso

dove la volpe può mettere solo il naso,

rimane a pancia a vuota leccandosi i baffetti

ora certo ha imparato che “ Chi la fa l’aspetti!”



La cicala e la formica

La cicala per tutta l'estate ha cantato

e con il suo canto il prato ha rallegrato.

Intanto la formica andando sotto il sole,

solerte ha lavorato e riposar non vuole:

porta semi e provviste senza sosta

nella sua casina tra l’erba nascosta.

E ancora canta la cicala canterina

canta, mentre fatica la formichina,

ma passata la bella stagione,

è cambiata la situazione.

Quando dopo l’autunno l’inverno è arrivato

e ogni insetto in casa si è rintanato,

la cicala vaga triste e sola

senza casa e nessuno la consola.

Ha tanta fame ed è pure infreddolita,

quando giunge al formicaio è sfinita.

Un po’ di cibo e un posto caldo chiede

perché nella generosità della formica crede,

ma la formica avara non vuol sentire ragione

e la caccia via senza esitazione,

perché non può aver dimenticato

che per tutta l’estate la cicala ha solo cantato.


Classe Terza- Scuola Primaria San Cristoforo

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