Il teatro Odeon è grande e spazioso. L’orchestra era posizionata in fondo al palco, e si potevano vedere bene tutti gli strumenti.
Questa opera lirica racconta una storia d’ amore. Il conte d’Almaviva, uomo ricco e potente, si innamora di Rosina, una giovane orfana sivigliana, che vive con il suo tutore don Bartolo, a sua volta innamorato di lei. Don Bartolo tiene Rosina segregata in casa, proibendole ogni contatto con l’esterno. Il conte d’Almaviva per vederla si rivolge al barbiere di Siviglia, che lo aiuta con alcuni stratagemmi per far sì che il conte riesca a comunicare con l’amata con dei bigliettini. Don Bartolo, avendo scoperto il sotterfugio, decide di sposare subito Rosina. Ma Figaro interviene con i suoi espedienti finché il conte e Rosina riescono a sposarsi.
A me questa opera è piaciuta per il suo contenuto comico e per merito dei cantanti, che sono stati molto coinvolgenti: gran parte del pubblico ha riso in più occasioni. Io penso che ai miei compagni sarà piaciuta, ma non a tutti perché ognuno ha i suoi gusti.
Daniel 1^ C.
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