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Perché questo blog

Noi giovani redattori dell'Istituto Catanoso- De Gasperi, ci rivolgiamo soprattutto agli studenti del nostro Istituto, ai docenti e agli altri operatori scolastici, ma anche a chiunque mostri curiosità per il mondo della scrittura. Il blog contiene i resoconti di tutte le iniziative della nostra scuola, le informazioni relative a tutte le manifestazioni a cui la scuola partecipa, le interviste alle persone che abbiamo conosciuto durante l'anno e che hanno condiviso con noi il loro tempo e la loro professionalità.  Schoolofblog. Buona lettura!

La redazione del Blog

INTERVISTE IMPOSSIBILI #5

Ritorna la nostra rubrica “Interviste impossibili”. Questa volta abbiamo avuto l’onore di chiacchierare con un orgoglio del Belpaese, il navigatore più famoso di ogni tempo, Cristoforo Colombo. Libera era la sua mente, come libero era il mare che aveva di fronte. Il suo viaggio cambierà la geografia e la storia del mondo.



Dopo diversi tentativi i sovrani di Spagna decisero di finanziare il suo progetto, che molti ritenevano una follia. Che cosa accadde?

‹‹Ero deluso perché molti avevano bocciato il mio disegno, ma non ero rassegnato. Mi consigliarono di trovare dei finanziatori privati, così la regina non avrebbe dovuto sborsare un soldo. Isabella di Castiglia, a questa condizione, decise di finanziare la mia impresa. Aveva un conto in sospeso con la piccola città di Palos, che le diede un paio di navi utilizzate per il viaggio. Se fossi riuscito nel mio intento lei sarebbe diventata la Regina cattolica che aveva conquistato le Indie e Dio le avrebbe testimoniato la sua gratitudine››.


Che cosa lo spinse a essere così perseverante?

‹‹Ero un marinaio che aveva voglia di far carriera. Mi offrirono il titolo di grande ammiraglio del Mare Oceano, se avessi rinunciato a quello di ammiraglio di Castiglia. In cambio chiesi che i miei figli Diego e Fernando fossero presi come paggi a corte››.


Come ha fatto a ottenere i fondi per finanziare la sua impresa?

‹‹Una volta arrivato a Siviglia incontrai due affaristi, Giannotto Berardi e Francesco Pinelli, ma mi hanno diedero solo un ottavo della somma necessaria. Il resto lo fornì il finanziatore della regina, così andai a ispezionare le due navi messe a disposizione, la Niña e la Pinta››.


Quanti uomini facevano parte del suo equipaggio?

‹‹Nel mio equipaggio erano presenti 90 uomini, uno era genovese come me, Giacomo Rimo. Ottenni un privilegio particolare, andare nelle prigioni a chiedere ai carcerati se fossero disposti a imbarcarsi, in cambio della libertà››.


Come, quando e dove prese l’ultima nave, la Santa Maria?

‹‹La confiscai da un armatore basco che si era trasferito a Palos e diventò la mia nave ammiraglia, “la capitana”››.


Che cosa pensava prima della partenza?

‹‹La gente comune credeva che sarebbe stato un viaggio verso l’ignoto e senza ritorno, così imbarcammo cibo e acqua sufficiente per sedici mesi. Secondo me, invece, il viaggio sarebbe durato due mesi, ero convinto di attraversare metà del pianeta e di arrivare in Asia››.


Come ha capito che si stava avvicinando alla terraferma?

‹‹Il mio equipaggio era esausto, fornivo distanze percorse molto più brevi di quelle veramente fatte, perché avevo paura che i miei uomini si rivoltassero contro. A un certo punto ci siamo messi a pescare e all’improvviso un marinaio, Rodrigo, dalla Pinta, si è messo a urlare: “TERRA”. Eravamo approdati nelle Indie››.


Che cosa ha fatto appena avete toccato Terra?

‹‹Appena sbarcato, il 12 ottobre 1492, mi inginocchiai e intorno a me c’erano spade sguainate e gridai in spagnolo: “Tomé posesión de esta tierra”, cioè ho preso possesso di questa terra. La battezzai San Salvador in nome del Salvatore Gesù Cristo››.


L’isola era abitata?

‹‹Sì. La popolazione locale ci venne incontro ma parlava una lingua che non capivamo››.


Che cosa fece Isabella di Castiglia quando Lei conquistò il nuovo territorio?

‹‹La regina Isabella sapeva che occorreva rivolgersi al Papa per far riconoscere la nostra proprietà, di questa nuova rotta per le Indie, solo in questo modo avremmo potuto battere la concorrenza dei portoghesi››.


Quando ripartì sapeva che sulle caravelle non c’era posto per tutti i suoi marinai. Pensava di recuperare i suoi compagni in breve tempo?

‹‹La Santa Maria si era incagliata. Ho fatto sbarcare 39 uomini a Hispaniola e lì avevano costruito un fortino con i resti della nave. Tornai l’anno dopo e mantenni la promessa di fatta ai miei compagni, ma erano tutti morti››.


Gli alunni di 2^ A


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