Tutti noi utilizziamo computer, tablet e smartphone tutti i giorni, facciamo chiamate, scriviamo messaggi, giochiamo ai videogame, compiamo operazioni anche piuttosto complesse con pochi click. Vi siete mai chiesti cosa c’è dietro?
Oggi siamo stati ospiti del corso pomeridiano “l’ora del codice”, organizzato dal professore Monorchio per gli alunni della Primaria del nostro istituto, e abbiamo cercato di capire cosa è, a che cosa serve, e come si può scrivere un codice.
Aspettiamo insieme al professore che i corsisti prendano posto alle loro postazioni, davanti al pc. E partiamo dal principio: cosa è il coding? Il termine significa programmazione, cioè indica il processo mentale che è necessario per risolvere un determinato problema. Il codice quindi non è altro che una serie di istruzioni che noi scriviamo perché venga eseguita un’operazione.
Lo strumento utilizzato durante il corso si chiama Scratch:
Il compito che il professore dà ai corsisti è scegliere un personaggio (sprite) e inventare una sequenza di comandi che lo facciano muovere nello spazio (stage). Di solito lo sprite di Scratch è un gattino, ma si possono scegliere molte alternative: vi piace di più un coniglio, per esempio? Lo sprite può muoversi nello spazio, saltare, ballare, può interagire con altri personaggi, può formulare domande, dare risposte. Possono essere aggiunti effetti sonori. Tutto questo può essere fatto attraverso uno script, cioè una sequenza di comandi, che viene creato trascinando i vari “blocchi” (movimento, aspetto, suono, situazione, ecc.) nell’apposito spazio. Insomma, più facile a farsi che a dirsi!
Corsi di questo genere sono molto divertenti e istruttivi e danno modo di mettere alla prova se stessi. I bambini sono attenti e concentrati, e rassicurano il docente: hanno capito bene ogni cosa.
Noi siamo rimasti a lungo a esercitarci; voi, potete iniziare scaricando Scratch sul vostro pc: è un’applicazione gratuita!
Anastasia e Emanuel, 1^A
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