top of page

Perché questo blog

Noi giovani redattori dell'Istituto Catanoso- De Gasperi, ci rivolgiamo soprattutto agli studenti del nostro Istituto, ai docenti e agli altri operatori scolastici, ma anche a chiunque mostri curiosità per il mondo della scrittura. Il blog contiene i resoconti di tutte le iniziative della nostra scuola, le informazioni relative a tutte le manifestazioni a cui la scuola partecipa, le interviste alle persone che abbiamo conosciuto durante l'anno e che hanno condiviso con noi il loro tempo e la loro professionalità.  Schoolofblog. Buona lettura!

La redazione del Blog

  • ta. ga.

LAMBERTO, il barone senza tempo, RIVIVE all'i. c. catanoso - de gasperi


Chi non ha mai sentito parlare del Barone Lamberto di Gianni Rodari si perde la storia di un uomo che aveva scoperto il segreto della felicità: l'eterna giovinezza. Il protagonista di "C'era due volte il barone Lamberto" è un barone senza tempo che ha tutto (soldi e ricchezze) e nulla (salute e diverse malattie classificate in ordine cronologico, ad esempio n. 1 asma, n. 2 arteriosclerosi, n. 3 artrosi deformante) e che, con una serie di eventi rocamboleschi e talvolta surreali, riesce ad attraversare e vincere persino la morte.

Una storia incredibile resa viva con il progetto di lettura ad alta voce “Voce di Vento”, ideato dall’associazione “Terra di mezzo”, in collaborazione con Cepell, che ha varcato, lo scorso 12 ottobre, le soglie della nostra scuola, l’Istituto Comprensivo “Catanoso - De Gasperi”, fino a trasportarci sul lago d’Orta, sull’isola di San Giulio, nella sontuosa villa in cui vive l'anziano barone di 93 anni. Lamberto è talmente ricco da possedere dimore in tutto il mondo e 24 banche ma anche così umano da avere, non per scelta, 24 malattie. Al suo fianco c’è Anselmo, il fedele maggiordomo, che si prende cura di lui. Ciò che cambierà gli eventi è la scoperta dell’antico segreto dei faraoni durante un soggiorno in Egitto. "L'uomo il cui nome è pronunciato resta in vita" è il monito che muterà la sua vita. Una mattina il barone scopre che gli è comparso un capello biondo, nel mezzo del cranio calvo, che le sue rughe si stanno spianando e le dita diventano agili e tornano a suonare il piano. Ciò che spinge Lamberto nella sua ricerca è l’idea di non voler lasciare ad Ottavio, unico nipote ed erede, tutti i suoi averi. Così il barone assume sei persone, il cui compito è pronunciare il suo nome ogni ora, in cambio di soldi, vitto e alloggio. Richiesta bizzarra che garantisce, attraverso l’uso di microfoni, la diffusione delle voci e, di giorno in giorno, il dono della giovinezza per Lamberto. Nulla riesce a scalfire il barone, né gli sforzi di Ottavio di ucciderlo, né i 24 L, banditi feroci, in cerca di riscatto e potere. Vani i tentativi del nipote di farlo fuori, con tanto di trincia d’argento e spari, fino alla scoperta del vero segreto e la somministrazione di una quantità esagerata di sonnifero nella minestra dei sei servitori. Ottavio uccide così lo zio e crede di aver raggiunto il suo scopo. I banditi scappano. Tra incredulità, sgomento e disperazione si svolgono i funerali del barone Lamberto: tutti ricordano e nessuno dimentica. E così a gran voce un nome risuona: “L A M B E R T O!”. Un tonfo si ode e il barone si alza. Lamberto è vivo e mai di lui nessuno si dimenticherà. Quest’appuntamento, dedicato alla lettura, ci ha permesso di scoprire che immergersi nelle storie e lasciarci stupire da esse è un’esperienza unica da provare perché, anche se ‹‹Nel corso della vita cambiano i gusti. - come ci ha raccontato Gianni Paone, Presidente dell’associazione “Terra di Mezzo”- Leggere ad alta voce è importante per comunicare bene con gli altri››.

Cristian, Gabriele C., Noemi, 2^ D

71 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page