NOTTI PRIMA DEGLI ESAMI #152

Non so esattamente quando sia successo, ma all’improvviso mi sono ritrovata qui, a un passo dalla fine. A volte mi sembra che questi anni siano passati come una serie TV vista tutta di fila: con episodi belli, altri noiosi, altri che avrei voluto mettere in pausa… ma ora che è quasi finita, sento un grande senso di dispiacere. All’inizio sembrava tutto troppo, troppo nuovo, troppo lungo, troppo complicato. E invece piano piano ho trovato il mio spazio, anche se spesso l’ho fatto sbattendo contro i muri (a volte metaforicamente, altre proprio fisicamente, sbattendo contro i muri grazie ai corridoi stretti e agli zaini troppo pieni). Ho scoperto cose che non sapevo nemmeno mi interessassero, ho perso pazienza, ore di sonno e tantissime penne blu. Ho imparato che si può ridere anche durante una verifica, che un’occhiata tra compagni può dire “ci siamo dentro tutti” e che ogni giorno, anche il più grigio, può lasciarti qualcosa. I compagni, con tutte le loro stranezze, i silenzi e le battute fuori posto, sono stati un piccolo universo parallelo. Non siamo stati perfetti, ma in qualche modo ci siamo incastrati ed è questo che conta. Ringrazio chi mi ha insegnato qualcosa, non solo a livello di libri e formule, ma anche a resistere, ad ascoltare, a rispettare. Gli insegnanti, con la loro pazienza e i compagni, con la loro spontanea esuberanza, hanno fatto di questi anni qualcosa di irripetibile.

Ora arriva il momento di cambiare, di crescere ancora, anche se l’idea mi mette un po' d’ansia. Nuove persone, nuove regole, nuove abitudini. Ma forse è questo il bello: non sapere tutto, ma avere il coraggio di provarci lo stesso. E quindi sì, mi mancherà tutto questo. Anche le mattinate brutte, le file infinite in bagno, i “prof, posso ripetere altri 5 minuti?”. Perché dentro tutto questo disordine, io sono diventata me stessa. E adesso si va! Con un po’ di paura, ma anche con tutto l’entusiasmo che posso trovare tra un ricordo e l’altro.

Domenica, 3^F