NOTTI PRIMA DEGLI ESAMI #155
- ta. ga.
- 8 giu
- Tempo di lettura: 2 min

È la notte prima degli esami, tanto attesa quanto agognata. Sì, sinceramente mi sembra di attendere questo momento da una vita intera. Ansia, paura e inquietudine non appartengono al mio cuore. Nella mia testa percepisco la conclusione di un ciclo, scolastico e quotidiano e sono già proiettata verso un futuro che non vedo l’ora di scoprire. Questi tre anni, lunghi e intensi, sono giunti al termine e devo ammettere che mi hanno cambiata e mi hanno insegnato davvero tanto. Oggi mi guardo e sono fiera di me e del mio percorso fino a qui.
Ricordo ancora il primo giorno. Ero un concentrato di ansia e aspettative, ignara di cosa avrei trovato ma, con uno zaino visibilmente più grande di me, ero piena di voglia di apprendere e di fame di sapere. Ora sono cresciuta, dentro e fuori.
Ricordo ogni dettaglio: le lezioni che si accavallavano, i compiti che si accumulavano come valanghe, le interrogazioni che mi facevano sudare freddo, anche in pieno inverno. Proprio cosi, ma non fraintendetemi, ci sono stati anche tanti momenti bellissimi: le risate con i compagni e qualche prof. capace di farci amare persino le rigide regole della grammatica e di non farci perdere tra le formule e i numeri da far quadrare.
Ecco perché mi sento in dovere di ringraziare soprattutto quei docenti che mi hanno accompagnato in questa mia crescita personale e caratteriale. In particolar modo la professoressa Liuzzo che, con la sua tenacia e la sua immensa pazienza, mi ha trasmesso e fatto scoprire la passione per la lettura, affiancata dalla professoressa Cicciù, e ultima, di arrivo ma non di importanza, la professoressa Muraca, che è riuscita fin da subito a entrare nei nostri cuori. Se mi fermo un attimo a pensare, sembra quasi che il tempo in questi anni abbia seguito delle regole proprie, dilatandosi e contraendosi a suo piacimento. C'erano giornate interminabili, fatte di spiegazioni noiose ed esercizi ripetitivi, in cui l'orologio sembrava andare avanti a fatica e poi mesi che svanivano velocemente come fumo, portando via verifiche inaspettate e progetti da consegnare all'ultimo minuto. Ogni tanto mi chiedo come abbiamo e, soprattutto, come io abbia fatto ad arrivare fino a qui, superando ogni ostacolo, ogni delusione, ogni momento in cui avrei voluto soltanto tirare il freno a mano e scendere da questo treno in corsa, senza pensarci due volte. Adesso, invece, mentre la luce della luna filtra dalla finestra e illumina il libro di storia ancora aperto sulla mia scrivania, sento un misto di sollievo e incredulità. Mi sento sollevata perché finalmente questo percorso, che a tratti mi è sembrato un calvario, sta per giungere al termine; incredula perché davvero ce l'ho fatta. Sono determinata e consapevole di essere arrivata a questo punto di arrivo e partenza. Prima, però, mi attendono ancora i temutissimi esami e domani, con l'inizio della prima prova, proverò a dare il meglio di me. Intanto, però, si è fatto tardi, gli occhi si chiudono e la prossima pagina di vita mi attende per essere non solo scritta, ma ancor prima vissuta.
Federica, 3^D
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