NOTTI PRIMA DEGLI ESAMI #185
- ta. ga.
- 1 giorno fa
- Tempo di lettura: 3 min

Ormai è arrivato il momento, domani ci saranno gli esami e mille pensieri mi girano per la testa. Mi tornano in mente le risate, i litigi, i pianti e le tante avventure vissute con la mia classe. In queste avventure ci hanno sempre accompagnato i nostri professori, con tanto affetto. Nonostante le delusioni che abbiamo dato loro in questi anni, non hanno mai smesso di credere in noi e di incoraggiarci ad andare avanti.
Tanti sono i docenti che ricorderò, ma alcuni rimarranno sempre impressi nella mia mente, come il professor Crupi. Nei primi due anni non avevo un bel rapporto con lui, ma nel corso del terzo anno si è creato fra noi un legame importante: lui mi ha aiutata a risolvere i miei problemi scolastici e quotidiani. Tra le tante avventure non dimenticherò mai le gite fatte con lui, soprattutto il viaggio d’istruzione a Firenze. Durante questa esperienza, il prof. mi ha dato consigli d'amore e di vita, mi ha aiutata e mi ha regalato tante risate. Lui è sempre “l’anima" della festa: strappa un sorriso a tutti.
Fra tutti i percorsi che ho intrapreso, seguire quello dell’orchestra è stata la decisione migliore della mia vita. Mi sono riconciliata con persone con cui non parlavo da tanto tempo, ho fatto nuove conoscenze e mi sono innamorata. Sono fiera di essere stata seguita in orchestra da un direttore come il professor Roberto Caridi: anche lui è sempre stato una figura importante per tutti noi.
In questo percorso ho legato con molti ragazzi, ma quelli che ricorderò di più sono i cornisti Diego Lione, Martina Labella e Chiara Musolino. Fra le arpiste, ho stretto una meravigliosa amicizia con Eleonora Lavilla. Tra i sassofonisti, ricorderò Khadija, che è sempre stata gentile con me e che ho ricambiato, offrendo i passaggi in macchina. Fra i trombonisti, non dimenticherò mai Francesco De Benedetto, detto “Bob”, per la sua ironia e la sua faccia sempre divertita. Tra i suonatori di tuba, non scorderò, invece, Giuseppe Cervasio, con cui ho condiviso momenti di gioia e di pianto mescolati insieme.
Tra gli insegnanti non riuscirò mai a dimenticare la professoressa Aleksandra Vlaovic, che ha sostituito la nostra insegnante di italiano ed è diventata il nuovo “meme” della classe per il suo immancabile “Siiiiiiiilenzio!”, che risuonava nell’aula prima di ogni lezione. Io, invece, sono stata soprannominata “la temutissima Gaia” proprio da lei, per il mio modo vivace e spavaldo di relazionarmi con i miei compagni.
Un’altra professoressa che mi ha sostenuta durante tutti e tre gli anni è la professoressa Anna Russo, diventata una vera e propria icona della classe sin dalla gita di prima media. Infatti, viene ricordata per la sua “avventura” in barca con una bottiglietta: mentre eravamo sull’imbarcazione, un mio compagno tentava senza successo il bottle flip; allora la prof. gli prese la bottiglietta e, con una elegante e virtuosa mossa, la lanciò in aria, ma invece di atterrare dritta, finì in mare e dovemmo recuperarla!
In questi anni mi hanno sempre aiutato anche i miei meravigliosi e gentili compagni. Non smetterò mai di ringraziare Antonino Iannò, che mi è sempre stato di grande supporto. Ringrazio anche Nathan Foti per tutte le avventure vissute insieme, specialmente durante l’ultima gita.
Noi della 3^D abbiamo condiviso il percorso con la 3E e questo mi ha fatto conoscere nuove persone e creare amicizie indimenticabili. Sono fiera di aver costruito rapporti importanti con persone come Mariachiara Pizzimenti, Beatrice Currò, Michela Amadeo, Marika Ventura e, tra i ragazzi, Davide Giordano e Giuseppe Ventura.
Questa scuola ci ha accolti come se fossimo una grande famiglia e io non lo dimenticherò mai.
Gaia, 3^D
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