NOTTI PRIMA DEGLI ESAMI #191

Siamo arrivati agli sgoccioli di questo bellissimo percorso: non nego che l’angoscia comincia a farsi sentire, ma non per l’esame, ma per la fine di questi tre anni stupendi. Mi mancheranno le risate, le chiacchiere, le marachelle e i gossip e ho il timore di non potermi più trovare a mio agio come lo sono adesso con la mia classe. Una cosa che, a parer mio, abbiamo maturato molto, è stata la capacità di capire e comprendere il singolo, senza escluderlo dal contesto classe.

Il primo anno è stato quello più difficile, perché non conoscevo molti dei miei compagni e avevo paura di farmi avanti, perché ero troppo timida. Tutto però è cambiato l’anno successivo, quando ho cominciato ad aprirmi con molti loro e il viaggio d’istruzione in Basilicata ci ha uniti ancora di più. L’ultimo anno, però, è stato quello che ricorderò per sempre e l’ho vissuto intensamente fino all’ultimo giorno: non riesco a pensare a come sia passato così in fretta e, qualche volta, vorrei poter tornare indietro nel tempo per rivivere alcuni momenti per me indimenticabili.

Mi mancheranno soprattutto le mie compagne Elisa e Chiara che, durante questi tre anni, non mi hanno mai abbandonata, neanche un momento. Mi mancherà anche il mio compagno di banco Andrea, per le sue stupidaggini e le sue bravate che facevano morire dalle risate tutta la classe. Inoltre, mi mancheranno anche le mie compagne di danza, nonché anche di classe, Marta, Giulia e Rachele.

Voglio ringraziare tutto il corpo docente per essere stato sempre disponibile per tutti e per aver cercato di capire ogni singolo studente. In particolare voglio ringraziare la prof.ssa Cutrì che, nonostante la sua rigidità, ha provato in tutti i modi a capirci e ad aiutarci in ogni singolo momento. Voglio ringraziare anche il prof. Calabrese per essere stato sempre magnanimo e la prof.ssa De Benedittis per averci spronato a studiare fino all’ultimo giorno.

Quando pensiamo alla notte prima degli esami, ci riferiamo alla canzone, ma per noi sarà molto di più: una notte di ansia, di pianti e di irrefrenabile malinconia.

Benedetta, 3^C