Siamo ormai arrivati alla fine, purtroppo e per fortuna. Purtroppo perché questo viaggio, ricco di esperienze, avventure, nuove emozioni, sensazioni, amicizie e crescita, termina per sempre. Per fortuna perché questo viaggio si conclude nel migliore dei modi: grazie ai miei professori sono cresciuto molto sia umanamente, che scolasticamente parlando. Beh, in cuor mio mi dispiace lasciare la scuola, i docenti; ma so perfettamente che grazie a loro, adesso, sono pronto per addentrarmi in una nuova avventura: la scuola superiore. Grazie a loro ho imparato a superare ogni mia paura, insicurezza o paranoia, che spesso mi fermavano nell'agire per fare qualcosa. Grazie a loro mi sono aperto, ho tirato fuori il lato migliore di me; ho imparato a non farmi condizionare da niente e nessuno, ma a continuare dritto per la mia strada. Ovviamente un grazie va anche ai miei compagni, i quali mi hanno fatto sempre sentire parte del gruppo, nonostante abbia legato di più con delle persone, rispetto ad altre. Ed è proprio a quelle persone che io rivolgo il grazie più grande perché mi hanno capito, supportato, sopportato ed apprezzato, sempre e nonostante tutto. Non sempre siamo stati uniti, ma nell’ultimo anno penso che abbiamo avuto il rapporto più bello: la sincerità, il supporto, l’aiuto reciproco sono le cose ci hanno legato maggiormente. Facendo un grande passo indietro fino a maggio dell’anno scorso, la cosa più bella che abbiamo fatto è stato il viaggio d'istruzione in Sicilia, durante il quale penso che il rapporto tra noi compagni si è rafforzato sempre di più. È stata un’esperienza speciale che tra divertimento, posti nuovi da conoscere e alcuni pianti, è passata velocemente. Mi porterò dietro una serata in particolare: la serata in discoteca, ovvero l’ultima. Eravamo spensierati, contenti, ma anche un po’ tristi perché ormai il viaggio stava finendo. Però in quel momento niente era importante come la musica e il divertimento che c’era intorno a noi. Soffermandomi, invece, particolarmente su quest'anno scolastico, sono felice di tutto. La cosa che mi mancherà di più saranno le lezioni, che tra una risata e l'altra, passano velocemente. Mi mancheranno le lezioni di italiano che, sono state tante, ma grazie alla nostra prof. sempre molto leggere. Mi mancheranno le lezioni di matematica che la nostra docente faceva risultare divertenti, con troppe “formulette e problemini”, come avrebbe detto lei, da imparare e risolvere. Le lezioni di musica con i vari strumenti, come l’ukulele, il pianoforte oppure la body percussion e i vari balli di gruppo. Le lezioni di arte, molto Interessanti, che ci facevano scoprire nuove cose tanto da innamorarcene subito. Ma sono soprattutto le lezioni con la professoressa di religione quelle che mi mancheranno di più, perché lei in qualsiasi momento ci è stata accanto, ci ha ascoltati, ci ha aiutati e supportati. Insomma, mi mancheranno tutte le lezioni con i miei prof. Adesso la cosa importante è fare un buon esame, anche se l’ansia si fa sentire; e pure troppo. Dunque, mi mancherà tutto e spero che l’anno prossimo mi troverò bene nella mia nuova scuola, con la sola consapevolezza che non sarà facile come qui.
Pasquale, 3^C
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