Durante la notte prima degli esami l’ansia, la paura e l’agitazione salgono alle stelle, non solo per il giorno degli orali ma anche per quello che ci aspetta una volta superata l’estate. Questa notte fa anche riflettere su tutto il percorso del triennio. Quando sono entrata in questa scuola non sapevo quali sarebbero stati i miei compagni di classe e neppure chi sarebbero stati i miei professori. Fin dalla prima non ho fatto altro che lamentarmi dei miei compagni di classe e uno dei motivi per cui lo facevo è che sarei voluta andare in un’altra scuola perché lì sarebbero andati tutti i miei amici delle elementari. Ma ora che sta finendo l'ultimo anno il mio parere su di loro e su questo istituto è cambiato e, anche se non ho mai voluto ammetterlo, mi mancheranno. Mi mancheranno gli abbracci di Ayob; Elena e la sua ossessione per lo spagnolo; Michelle che mi urla all'orecchio e che ci fa sorridere con le sue canzoni; le discussioni con i prof. e i problemi di amore di Aurora Cuzzola; la gentilezza di Noemi che ci presta tutta la sua cancelleria; la risata di Sharon; Frinzhelle che ruba le chiavi dell'auto della Polimeni, che indossa occhiali da sole stravaganti e che ci fa ridere nei momenti meno opportuni; la Moddi con i suoi occhi azzurri e i pupazzetti all'uncinetto di sua madre; i capelli lunghissimi di Miriam; Francesco e i suoi fumetti "Stai Zitta" che continua a scrivere dal primo anno; il sarcasmo di Rocco; Paolo che ormai chiamiamo "Dragonball"; per ultima Paola, la mia migliore amica. Ci conosciamo dalla seconda elementare e nonostante tutto mi è sempre stata accanto e sapere che non la rivedrò più tutti i giorni mi fa stare davvero male. Tutti in questa scuola mi hanno insegnato qualcosa: i professori, i collaboratori scolastici, i miei compagni, i ragazzi e le ragazze delle altre classi con cui ho fatto amicizia. Devo ringraziare tutti i professori che mi hanno seguita, soprattutto quelli che ci sono dalla prima e che hanno subito la mia fase "Rispondo male". Sarò banale, ma come tanti altri miei compagni, DEVO parlare della professoressa Polimeni. È entrata in questa scuola insieme a noi. Ha trascorso tre anni a sopportarci, a difenderci, a consolarci, a fare da sorella maggiore, da complice. Quando sono arrivata odiavo a morte la matematica, la detestavo. Eppure l'anno prossimo andrò al liceo "L. Da Vinci". Tutto questo per merito suo, che me l'ha fatta amare. Tutti i grazie del mondo non basteranno mai per farle capire quanto sia importante, speciale e quanto io le sia grata per tutto quello che ha fatto per me e per noi. Una delle cose per cui la ringrazio è avermi insegnato a risistemare tutto nello zaino più velocemente quando è il momento di uscire da scuola. Grazie davvero prof., soprattutto grazie per averci insegnato non solo con i libri, ma anche con il cuore. Non posso non ringraziare la professoressa Branca. È una persona, una madre e una professoressa fantastica. Cinque giorni su sei, per tre anni a convivere con tutti i nostri litigi, le ansie, i pianti e ad aiutarci a superarli, a farci coraggio. Cerca di sollevare il morale a tutti ed è sempre pronta per ogni evenienza. Lei e la Polimeni hanno creduto fino in fondo in me, anche quando l'anno scorso rispondevo male ai docenti. Grazie ai loro consigli ho superato quella fase e sono cresciuta. Un grazie speciale va anche al professore Scafidi per averci fatto ridere sempre e per aver reso ogni lezione un’avventura indimenticabile. Non si limita a spiegare l’aspetto artistico ma si sofferma anche sul carattere, sulla personalità e sulla vita degli artisti. Grazie per la sua pazienza e per l’affetto che ci ha dato. Le gite sono state molto importanti e significative e mi hanno fatto imparare cose nuove. Anche i progetti mi hanno fatto crescere e ho stretto amicizie importantissime con persone che prima non conoscevo. Questi tre anni li porterò sempre nel cuore e anche i ricordi che mi hanno lasciato. Spero anche io, nel mio piccolo, di aver lasciato qualcosa di buono a questa scuola, ai miei compagni e ai professori. Grazie di tutto.
Asia, 3^A
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