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Perché questo blog

Noi giovani redattori dell'Istituto Catanoso- De Gasperi, ci rivolgiamo soprattutto agli studenti del nostro Istituto, ai docenti e agli altri operatori scolastici, ma anche a chiunque mostri curiosità per il mondo della scrittura. Il blog contiene i resoconti di tutte le iniziative della nostra scuola, le informazioni relative a tutte le manifestazioni a cui la scuola partecipa, le interviste alle persone che abbiamo conosciuto durante l'anno e che hanno condiviso con noi il loro tempo e la loro professionalità.  Schoolofblog. Buona lettura!

La redazione del Blog

ta. ga.

SULLE ALI DELLA LIBERTA' CON GIANNI LIVIGNO



Bisogna credere nei propri sogni e non arrendersi mai. Questa è la lezione che abbiamo imparato con lo spettacolo “Gianni Livigno” del “Ragazzi MedFest- Fuoricentro/Le età del Bronzo”, ispirato al noto romanzo “Jonathan Livingston” di Richard Bach e interpretato dall’autore e attore Roberto Anglisani. Abbiamo assistito a quest’appuntamento lo scorso 15 ottobre nell’Auditorium dell’Istituto “Catanoso - De Gasperi”. Gianni Livigno è un giovane piccione, sin da piccolo ha un sogno, quello di volare. A differenza dei suoi compagni, che credono che sia soltanto un mezzo per procurarsi del cibo, lui invece desidera solcare il cielo, arrivando sempre più in alto. Quando diventa più grande, impara a volteggiare superveloce come un falco. Volare per lui era un atto di intelligenza, gioia e libertà. Gianni e i suoi amici Alex, Tore, Frank e Gigio vivono divertenti avventure, come quando il gruppo scopre per caso che sta per celebrarsi un matrimonio nella piazza della Chiesa del quartiere e decide di festeggiare a modo proprio. Speciali sono i tentativi del protagonista di imparare a usare bene le ali, si getta in picchiata dall’altezza del ventesimo piano e rischia più volte le penne. Durante le sue acrobazie incontra una piccioncina di nome Bianca. Per lui è amore a prima vista e da quel giorno si danno appuntamento su tettoie e fili della luce. Quando muore il suo migliore amico Tore, vittima del “chicken game” sui binari del tram, perde di vista il suo desiderio e si comporta come un piccione normale, con lo sguardo fisso a terra, mangia le briciole rimaste ai piedi dei tavolini dei bar. Ricorda spesso le parole della mamma che gli diceva sempre che i piccioni sono nati per mangiare, ma non le aveva mai dato retta. All’improvviso, un anziano piccione gli consiglia di credere in sé stesso. Gianni decide allora, nonostante la sua paura, di lanciarsi dalla ciminiera più alta della discarica zona nord- ovest, dalla quale tutti lo vedono volare insieme agli altri uccelli. Lo spettacolo, in cui era assente la scenografia e gli spettatori si concentravano sul narratore, ci ha trasportato in un altro mondo, precisamente nella periferia di Milano, ha stimolato la nostra fantasia e ci ha ricordato quanto sia importante credere in noi stessi e non rinunciare mai ai nostri progetti, anche quando gli altri dicono il contrario.

Classe 1^A





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