Insieme per riflettere sull’uso consapevole della rete e per rendere Internet migliore e più sicuro per tutti. Questa la lezione appresa in occasione del “Safer Internet day 2021”, attraverso la video conferenza “La sicurezza in rete: difendersi da Internet con consapevolezza”, organizzata mercoledì 10 Febbraio dalla Sezione Territoriale Aica Calabria con il patrocinio del Consiglio Regionale, della Città Metropolitana di Reggio Calabria, del Comune di Reggio Calabria e dell'Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza e dal Safer Internet Centre - Generazioni Connesse, in collaborazione con la Polizia Postale delle Comunicazioni Compartimento Calabria. Un incontro per sensibilizzare sui problemi online esistenti e su quelli emersi di recente, che ha registrato l’adesione di 1100 presenze, e per entrare in contatto con genitori, studenti, docenti e dirigenti scolastici del Meridione. «Questo incontro è una riflessione di straordinaria utilità per affrontare temi come il cyberbullismo, pensare al modo di interfacciarsi nel mondo di Internet, dialogare e confrontarsi sui social network - ha osservato il Sindaco Giuseppe Falcomatà - È importante l’educazione all’uso della rete, la cosiddetta netiquette». Renato Marafioti, Presidente della Sezione AICA Calabria, il Dott. Carlo Tiberti, Responsabile AICA del Dipartimento Certificazioni ECDL/ICDL, il consigliere comunale Mario Cardia e gli altri relatori ci hanno fornito molte informazioni preziose, ad esempio sul cellulare e su quanto tempo noi ragazzi passiamo a usarlo. È emerso che in media dedichiamo ai dispositivi elettronici circa sei ore e cinquanta minuti al giorno e che sei alunni su dieci ricorrono nella loro quotidianità ai social network più di cinque ore. È risultato, inoltre, che uno studente su dieci è online 24 ore su 24. In seguito abbiamo visto alcuni contributi video sul cyberbullismo. Uno di questi raccontava la storia di una ragazza cui piaceva tantissimo un compagno. Un giorno le arrivò un messaggio da parte sua, cominciarono a scriversi e a mandarsi foto un po' più spinte del solito. A scuola un’amica le disse di aver trovato su Internet le sue fotografie. Quindi lei tagliò ogni contatto con il ragazzo in questione. Nella testimonianza la protagonista ammette di aver pensato pure di farla finita, di suicidarsi, ma riuscì a superare il brutto momento che stava attraversando grazie all’aiuto degli psicologi e al forte sostegno dei suoi genitori. Abbiamo ragionato sul fatto che quello che postiamo su Internet è per sempre e che la libertà della rete può celare numerose insidie. Per questo è necessario conoscere per tutelarsi.
Myriam , 3^ B
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