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Un giorno la nostra professoressa di Italiano ci ha chiesto se ci sarebbe piaciuto allestire una biblioteca di classe. Noi abbiamo subito risposto che volevamo provare questa nuova esperienza. Così ognuno ha portato da casa un libro di narrativa che gli piaceva, per condividerlo. Dopo aver annotato tutti i titoli, gli autori e il proprietario del libro, ognuno di noi ha scelto quello che preferiva, poi abbiamo riposto gli altri nell’armadietto.
Durante l’ora di narrativa leggiamo i libri scelti silenziosamente.
Quando finiamo di leggere il nostro libro facciamo la sintesi. Sono uno più bello dell’altro, il mio si intitola Kemal il clandestino, mi sono divertita e appassionata nel leggerlo, perché ha una trama affascinante che esprime tantissime emozioni come paura, coraggio e allegria. Ho letto dello sconforto del protagonista in patria, che è riuscito a vincere, e di come si è sentito fiero di sé perché è riuscito ad arrivare in Italia con un barcone.
Nella nostra biblioteca ci sono però molti libri interessanti, tra gli altri titoli ricordo: Oliver Twist e Un americano alla corte di re Artù di Mark Twain, James e la pesca gigante, di Roald Dahl, Vendesi mamma, di Care Santos…
Secondo me la biblioteca di classe è stata un’esperienza che ha arricchito il nostro bavaglio culturale.
Aurora Musolino 1^B
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