In occasione della cena di fine anno noi compagni abbiamo pensato di fare un bel pensiero ai professori, non solo dal punto di vista materiale ma lasciare un ricordo anche scritto, un qualcosa che ci rappresentasse e che riassumesse il percorso che abbiamo fatto insieme.
Naturalmente in questi tre anni abbiamo cambiato dei docenti, ma anche il gruppo classe ha subito delle variazioni, ci sono stati dei compagni che si sono dovuti trasferire, altri che sono arrivati e se ne sono dovuti andare. Così abbiamo in breve parlato dell’andamento di quest’avventura, di come ci ha maturato, ci ha riempito di belle emozioni ma anche di quelle negative che ci hanno aiutato a crescere. Ognuno di noi ha raccontato l’esperienza che ha vissuto, tutti abbiamo concordato sul fatto che siamo cambiati, anche se non ce ne siamo accorti e questo l’abbiamo potuto verificare dai racconti che abbiamo fatto.
Ci siamo soffermati specialmente sul terzo anno, quello che ci ha aiutato maggiormente a prepararci per affrontare l’esame di Stato conclusivo. Abbiamo pensato di dedicare una frase per ogni professore e di preparare una filastrocca che racchiudesse tutte le nostre emozioni personali e quelle che ci hanno trasmesso i nostri insegnanti.
Nel mezzo del cammin della nostra vita scolastica
Ci ritrovammo in una classe ecclesiastica.
Ad ogni verifica e interrogazione
Pregavamo con disperazione!
Per prendere almeno la sufficienza
Chiara invocava Gesù con ricorrenza,
E la Criaco diceva in modo altezzoso
“Stendiamo un velo pietoso!”
Laura esausta dal sentirla
Le Regalò una camomilla,
Poi arrivava la Turiano
Che verso Samuele gridava invano.
E il suo cornetto voleva rubare
Ma Samuele non glielo lasciava fare.
Per tutte le domande che le facevamo
Google - Turiano la chiamavamo.
Ma a volte ci dava cenni di amore
Come a dire “Siete la Terza migliore”.
La Crea all’inizio di questi due anni ha pensato
“Ma Dio dove mi hai mandato?”
Ma alla fine si è ambientata
E dietro di noi pazza è diventata!
Un pezzo di pizza ad Alemor gli ha promesso
Prof e che fine ha fatto adesso?
Un calo di memoria sente
Il poverino qui presente.
Ma parliamo di storia dell’arte non sapevamo niente
E l’artista più bravo di sempre
Ci ha ripreso dal nostro periodo cadente.
E con una scommessa ci ha adescati
Ma i 50 centesimi ce li hanno rubati!
Nel frattempo alcune prof. se ne sono andate
E dal buio le nostre luci sono arrivate.
La Livide come una mamma è stata
E per Labate e Carmelo si è sempre disperata!
Alle sue lacrime eravamo sempre presenti
E gli passavamo i fazzoletti come se fossimo assistenti.
Una dolcezza infinita
Che ricorderemo per tutta la vita!
E della Veltri che dire
Che ogni lamentela era pronta a sentire
Con Giorgia spettegolava
E Irene i Tuc le dava.
E non parliamo della Vitetta
Che ci interrogava a manetta,
Spiegava veloce
Anche senza voce.
Ma non mancavano le risate
Quando ci raccontava le sue storie passate.
La ricorderemo per il suo coraggio
Perché ci ha lasciato un bel messaggio.
Al terzo anno in inglese eravamo fregati
Ma la prof. Buonsanti ci ha salvati.
Nemmeno il present simple sapevamo coniugare
E per questo l’abbiamo fatta disperare.
Ogni volta a lezione,
Di suo figlio non ci ricordavamo il nome,
Questa domanda scherzando le porgevamo
E una risata ci facevamo.
Con la prof. Alampi gossipavamo
E di prima mattina stretching con Giada facevamo.
Non solo spiegava bene lo spagnolo
Anche le sue lezioni di vita erano un gran bel tesoro.
Con i suoi look stravaganti
La Russo insegnava come vestirsi agli altri insegnanti.
La ricorderemo sempre con il suo zainetto
Portato ovunque da un valletto.
Ad Amodeo di look stravaganti non gli interessava niente,
Però gli volevamo bene ugualmente.
Se qualcosa non la capivamo
Ce la spiegava in dialetto “riggitano”.
Con la Cutrì e il suo lessico molto formale
Ogni lezione eravamo pronti ad ascoltare.
Oltre alla parte fisica dei paesi, c’erano anche gli approfondimenti
E tutti ad ascoltare erano presi.
Ad ogni continente
Dovevamo fare un giochino attinente
Che per noi era divertente
E lo capivamo chiaramente.
La prof Caridi passava le sue ore a darci tanti insegnamenti
Ma anche a farci suonare favolosi strumenti
Come i tubi e l’ukulele
Che ogni volta ci avvertiva di non fare cadere.
Poche erano le volte che non era stanca e pensierosa
E la volevamo vedere sempre gioiosa.
Della musica ci ha fatto innamorare
E noi la vogliamo ringraziare.
Ma ci sono anche i prof di strumento
Che ci hanno dato un bellissimo esempio.
Tra trombe, sassofoni e corni
Ci hanno insegnato la musica tutti i giorni.
Cara terza oggi andiamo
E per una lunga strada ci avviamo.
Con te abbiamo passato inferno, purgatorio e paradiso
Ma alla fine, quanto abbiamo riso.
Resterai per sempre nel nostro cuore
E ti ricorderemo con grande amore.
Ma nonostante tutto, prof, vi ringraziamo per tutti gli insegnamenti,
Che ci hanno fatto cambiare i nostri comportamenti (per alcuni),
Per le risate che ci hanno alleggerito le giornate
E sappiamo che in fondo ci amate!
La 3^B!!!
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