La notte prima degli esami è un momento di grande tensione e attesa per tutti gli studenti. È un'occasione in cui i sentimenti oscillano tra l'entusiasmo per dimostrare le proprie conoscenze e la paura di fallire. È un momento di riflessione e di preparazione finale, ma anche di ansia e preoccupazione. Stasera mi ritrovo seduto alla mia scrivania, con tanti libri e tesine sparse davanti a me. Il tempo sembra scorrere in fretta e mi rendo conto di quanto sia importante sfruttarlo al massimo. La mia mente corre freneticamente, cercando di assimilare tutte le informazioni che ho raccolto nel corso dell'anno. Cerco di collegare i punti, di capire le connessioni tra i vari concetti e di memorizzare il tutto nel miglior modo possibile. Ma c'è anche un senso di malinconia che mi pervade. Questa notte segna la fine di un capitolo della mia vita, tre anni di studio intenso e di sacrifici. Mi rendo conto che non potrò più tornare indietro, che dovrò superare nuove sfide per raggiungere nuovi obiettivi. È un momento di passaggio, dalla scuola media a quella superiore, anche se c'è qualche timore devo affrontare il futuro con coraggio. Mi sento solo nella mia stanza ma, allo stesso tempo, avverto una sorta di solidarietà con tutti gli studenti che in questo momento si trovano nella medesima situazione. Siamo tutti uniti da un obiettivo comune: superare gli esami e dimostrare il nostro valore. Domani sarà un giorno decisivo in cui devo dimostrare a me stesso e agli altri che sono cresciuto, sono responsabile delle mie azioni e delle mie scelte. Cerco di mantenere la calma e la concentrazione, nonostante l'ansia che mi perseguita. Dopo aver fatto un lungo ripasso, decido di allontanarmi e staccare la spina, vado a cenare e scambiare quattro chiacchiere con i miei. Mi sento di aver fatto tutto ciò che potevo per prepararmi al meglio e sono fiero di me stesso. Guardo un pò di TV e vado a letto, col pensiero che domani mi aspetta una giornata impegnativa. Una volta sdraiato, penso a questi tre anni trascorsi e con fierezza mi rendo conto di quanto ho ampliato le mie conoscenze. Tutto ciò grazie ai miei insegnanti che mi hanno sostenuto ma a volte anche spronato a fare sempre di più. Mi auguro di aver lasciato in loro un buon ricordo di me, così come io l'avrò di loro. Penso anche ai miei compagni e a come i rapporti sono stati altalenanti, essere tra i primi della classe non mi ha reso molto simpatico al loro cospetto. Comunque la stanchezza sta avendo il sopravvento e tutti i pensieri svaniscono, domani sarà la fine di un percorso e l'inizio di un altro ancora più difficile, ma la vita è questa. Andare avanti senza mai mollare!
Demetrio, 3^A
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