La fine di un percorso scolastico porta con se tanti ricordi, esperienze indimenticabili e avventure condivise, ma anche tante cose impegnative, come compiti e interrogazioni. Ad un tratto però ci si ritrova adolescenti, con pensieri in più e altre esperienze da vivere. I tre anni trascorsi però vale la pena ricordarli per sempre perché dopo le cose si complicano e forse si abbandona la spensieratezza. Quando sono entrato per la prima volta in classe non ero molto nervoso, c'erano anche alcuni volti noti della Scuola Primaria, anche se avevo voglia di fare nuove amicizie. In effetti dopo un paio di minuti, con i miei compagni entrammo subito in sintonia come una melodia. Questi tre anni mi hanno cambiato. Mi sento più responsabile, capace di affrontare situazioni che mi si presenteranno con maggiore cognizione di chi sono. Mi assale la nostalgia al pensiero di fare l'ultimo passo verso il cortile e dire “ciao scuola”. Mi sono legato molto ai miei compagni. Da ognuno ho ricevuto qualcosa di diverso. Le risate, gli scherzi ma anche i momenti tristi, i litigi non si possono raccontare in poche righe. Siamo stati uniti come una famiglia, ci siamo protetti gli uni gli altri, aiutati a vicenda nei momenti di difficoltà. So che potrò contare sempre su di loro, in particolare su chi da 10 anni, nonostante i litigi, mi sopporta. Lei per me è come una sorella maggiore, nonostante abbia la mia stessa età. Non faccio classifiche, tutti fanno parte del mio piccolo cuore. Adesso passiamo ai professori e vorrei capire se c'è un corso apposito per acquisire tutta la pazienza dimostrata. Se mi mettessi nei loro panni, credo che non avrei resistito nemmeno un’ora per tutto ciò che hanno visto, sentito e sopportato. Ricorderò per sempre i richiami della prof.ssa Galtieri o i sermoni del prof. Angelo. Anche se c’è ancora tanta strada davanti a me, sono certo che questi tre anni rimarranno nella mia memoria per sempre.
Giuseppe R., 3^A
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