Sono giunto alla conclusione della scuola secondaria di primo grado. Ho passato tre lunghi anni qui e ho tantissimi ricordi. All’inizio non mi sentivo pronto per frequentare le medie, avevo molta paura dei professori perché pensavo che fossero molto severi, ma in seguito mi sono ricreduto poiché ho instaurato un bel rapporto con loro. In classe conoscevo pochi compagni e con gli altri pian piano abbiamo stretto amicizia. Ci sono state anche nuove materie che io non conoscevo, come la tecnologia e ho cominciato a studiare una nuova lingua, ovvero lo spagnolo. Il secondo anno è iniziato diversamente perché ero molto più sereno; purtroppo a marzo, a causa della pandemia COVID-19, cambiò tutto, iniziammo una nuova tipologia di didattica: la DAD. Non è stato semplice per nessuno perché era un nuovo approccio e si può dire che comunque è stata utile per continuare a studiare, anche se in un modo differente. Alla fine del secondo anno ho saputo che la nostra professoressa Grazia Siviglia, che insegnava italiano, sarebbe andata in pensione ed è stato un duro colpo in quanto speravo ci accompagnasse fino agli esami. Il terzo anno, fortunatamente, si è avviato in presenza con l’arrivo di nuovi docenti e con dei cambiamenti per colpa della pandemia. Sono arrivato quasi alla conclusione di questo anno, se prima aspettavo la fine della scuola, ora non vorrei proprio che finisse dal momento che ancora non mi sento pronto per svolgere l’esame. Un ringraziamento particolare va ai docenti, che in questi tre anni mi hanno supportato e aiutato nei momenti di difficoltà e mi hanno fatto imparare tante cose nuove, anche divertendomi.
Daniele, 3^C
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