E siamo qua. Fa strano solo a pensarci, arrivare alla fine di un lunghissimo percorso, durato tre anni; “lunghissimo” per modo di dire, perché questi tre anni sono volati. Se ci penso provo tantissime emozioni, negative e positive, sento l’ansia degli esami, la tristezza di lasciare i miei compagni e la paura di quelli che avrò al liceo.
Non mi è nuova questa paura, pensandoci è la stessa che avevo il primo giorno delle medie. Alcuni sapevo chi fossero, eravamo amici anche al di fuori della scuola, ma chissà come sarebbero stati quelli nuovi. Dopo tre anni posso dire che persone come loro non me le dimenticherò mai. Loro che sono sempre stati al mio fianco, ci siamo sempre sostenuti a vicenda, non con tutti ma con la maggior parte. Anche nei momenti più difficili, durante il Covid ad esempio. All’inizio ero contento di fare la DAD, di svegliarmi solo dieci minuti prima dell’inizio delle lezioni, ma dopo averle fatte posso dire che è stato orribile. Certo, con i compagni abbiamo avuto sempre lo stesso rapporto, con alcuni abbiamo legato anche di più, ma non vorrei mai tornare in quel periodo.
Vorrei rivivere invece quei quattro giorni in gita, a Napoli; il periodo più bello della mia vita, fino ad ora. Abbiamo stretto rapporti anche con i ragazzi delle altre terze, Ciccio S., Ines e Giorgia, se devo fare qualche nome. Adesso fa strano pensare che siamo arrivati alla fine, manca quasi un mese a quello che stiamo aspettando da tempo, all’esame. Non sono molto preoccupato in realtà, per gli orali un po’ sì, ma so che almeno gli scritti andranno bene (spero).
Sarà triste e difficile lasciare questi amici, questo posto, e anche i professori che ci hanno sempre accompagnati e aiutati in qualsiasi cosa; ma è un passo avanti, un segno di crescita, apriremo una nuova strada per il nostro futuro. Il nuovo viaggio, quello del liceo, sarà (spero) come questo se non più bello, ma anche più difficile e impegnativo.
FRANCESCO, 3D
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